Il Po delle “chiuse”
A Governolo, che raggiungiamo attraversando l’ennesimo ponte lungo la SP413, facciamo conoscenza con le chiuse, i sistemi idraulici che intercettano regolandole le acque di laghi, fiumi o altro mediante paratoie apribili o regolabili. Se volete capire meglio come funzionano questi ingegnosi strumenti di contenimento delle acque niente di meglio che un viaggio lungo il Po. Qui la creatività e la competenza dei nostri popoli hanno lavorato per secoli intorno a queste strutture. Chiuse e “chiaviche” impegnate per la bonifica dei territori disegnano lo skyline del “grande fiume”, una delle quali, quella di Governolo, dove il fiume Mincio si consegna nel Po.
Il Po tra terra e acqua
Un nuovo ponte bailey ci trasporta a Revere, anticamente un’isola in mezzo ad una palude, oggi un piccolo borgo all’interno di un’insenatura dove potrete ammirare uno splendido palazzo, opera dei Gonzaga ed un’altissima torre del XII secolo.
Oramai l’atmosfera è quella placida e laboriosa tipica della pianura padana ed in particolare di una terra ricca e ingegnosa come quella lombarda.
Continuiamo a guidare lungo gli argini in un ambiente sempre più suggestivo, attraversando diversi paesi come Carbonara sul Po, zona da tartufo nella provincia mantovana. All’altezza di Sermide fotografiamo e ammiriamo la bellissima chiavica ultimo manufatto di un lungo percorso di bonifica del territorio che vede i frati benedettini precursori di un duro lavoro dell’uomo per strappare la terra all’acqua.
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